Uno sconosciuto pittore veronese del Trecento: Tomeo detto Madharius (o Macharius) di Marcemigo (Tregnago)
Abstract
A seguito del restauro della chiesetta di San Dionigi a Marcemigo (Tregnago, in provincia di Verona), condotto tra il 2008 e il 2009, è stato riportato completamente in luce un pannello affrescato, provvisto di iscrizione dedicatoria, che riferisce come l’autore – altrimenti sconosciuto –, Bartolomeo detto Madharius di Marcemigo, lo realizzò nel 1357 per l’anima del padre e della madre. Vi sono rappresentati i Santi Simone, Taddeo, Tommaso (nell’Incredulità), un altro santo non identificato e Dionigi con due devoti (i genitori del pittore). Su base stilistica, è stato possibile attribuire allo stesso artista anche un San Cristoforo, sostanzialmente coevo, affrescato sul medesimo edificio, nonché accostargli un Cristo pantocratore entro clipeo accostato da due rosoni, con sottostante scena di cui resta solo la cuspide di un trono, dipinto, intorno agli anni Ottanta, nella cappella della canonica di Tregnago. Tutte queste pitture, di cultura provinciale, erano rimaste sostanzialmente ignote alla letteratura.
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