L’autorimessa di Via Leoncino a Verona (1924): «Lo sconcio di una strana architettura in orribile contrasto con l’anfiteatro»

Valeria Rainoldi

Abstract


Nel 1924 a Verona in via Leoncino 39, a ridosso dell’anfiteatro e nelle immediate vicinanze delle Mura di Gallieno, fu realizzata un’eccentrica autorimessa con relativa officina su progetto dell’architetto Aldo Goldschmiedt. Il complesso, che risaltava per uno sporgente loggiato sostenuto da mensoloni zoomorfi, per gli elaborati camini e per l’abbinamento dei diversi materiali costruttivi, suscitò le rimostranze della locale Sovrintendenza e della Direzione Generale Antichità e Belle Arti. Il rinvenimento delle missive e della documentazione conservata a Roma nell’Archivio Centrale di Stato ha consentito il ritracciamento della vicenda, di cui non si è pressoché conservata memoria, conclusasi negli anni Sessanta del Novecento con l’abbatti-mento del garage a beneficio dell’edificio confinante.


Parole chiave


Autorimessa; via Leoncino; Palmiro Pederzoli; Aldo Goldschmiedt; Giuseppe Gerola; Alessandro Da Lisca

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Studi Veronesi
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