Restauri e manomissioni ottocentesche della villa palladiana di Santa Sofia di Pedemonte

Giulio Zavatta

Abstract


La villa palladiana di Santa Sofia di Pedemonte risulta incompiuta fin dal XVI secolo, e ha subito nei secoli restauri e manomissioni. Numerose carte inedite conservate presso l’archivio Boccoli di Santa Sofia di Pedemonte consentono di ricostruire gli interventi attuati sull’edificio nel corso del XIX secolo, in particolare dopo la cessione della villa a Giovanni Battista Cressotti. Rilievi e pagamenti dimostrano che fu demolita parte dell’edificio cinquecentesco, ormai fatiscente, e soprattutto che furono sostituite numerose parti in pietra e in mattoni e aperte nuove finestre. A questa campagna di “restauro”, e non alla finora supposta interruzione dei lavori nel Cinquecento, risale anche la forma “compiuta” data alla prima campata ruotando i capitelli ionici – intagliati da un certo Fasol tagliapietra – verso il nuovo prospetto.


Parole chiave


Andrea Palladio; Villa Serego; Santa Sofia

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