Il Convivium di Fumane (1449): un’esperienza di solidarietà comunitaria

Marianna Cipriani

Abstract


Il fortunato ritrovamento degli Statuti del convivium di Fumane nel fondo Notai bruciati dell’Archivio di Stato di Verona consente di approfondire la conoscenza di una esperienza associativa la cui esistenza è ben documentata nel veronese per i secoli XIV e XV ma appare poco studiata, se si esclude lo studio di Gaetano Peretti sul convivio di Avesa (1987). Il convivium di Fumane risulta un’associazione interna alla comunità di paese, apparentabile alle confrarie dello Spirito Santo presenti in area ligure-piemontese nel medesimo torno di tempo. Le norme statutarie chiariscono come il reclutamento coinvolgesse la quasi totalità dei capifamiglia e mettono in luce come gli  scopi di questa associazione fossero il sostegno del culto nella nascente chiesa parrocchiale e il mantenimento delle relazioni di solidarietà tra soci, rinsaldate e manifestate, in particolare, in occasione dell’organizzazione del pranzo annuale comunitario celebrato nella festività di San Martino.


Parole chiave


Convivio; Statuti; Confraternita; Banchetto sociale; Charitas; Confrarie dello Spirito Santo; Chiesa parrocchiale

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