Primi appunti su Gabriele Frisoni, lapicida e ingegnere mantovano residente a Sant’Ambrogio

Massimo Donisi

Abstract


Regesto di documenti riguardanti vita e opere di Gabriele Frisoni, lapicida mantovano, ma residente a Sant’Ambrogio di Valpolicella, vissuto nella seconda metà del XV secolo, il quale, a seguito d’importanti collaborazioni, assunse il titolo di ingegnere. Proprietario di terreni e cave marmifere in Valpolicella, agli esordi della carriera fu costruttore nel Ferrarese di opere idrauliche in pietra e divenne esperto di costruzioni e tecniche edili. dal 1480 al 1500 Frisoni rifornì massicciamente i cantieri di Verona (per la torre della Paglia e specialmente per la Loggia del Consiglio) e di Ferrara, forse a seguito dei Rasconi, con i quali collaborò alla costruzione del campanile della cattedrale, divenendone sovrintendente ai lavori. A Ferrara lavorò poi a strettissimo contatto con Biagio Rossetti per la Loggia di Piazza, l’incompiuto palazzo detto di Ludovico il Moro e l’imponente palazzo dei Diamanti. Infine risulta ingegnere capomastro ai ponti veronesi delle navi e della Pietra, gravemente danneggiati dalle piene dell’Adige. Nel 1505 si perdono le sue tracce e dei suoi familiari.


Parole chiave


Gabriele Frisoni; Lapicidi; Biagio Rossetti; Rasconi

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