Osservazioni sulla produzione di stele a pseudoedicola nella Valpolicella: tre esempi dall’agro veronese

Cristina Bassi

Abstract


Analisi degli elementi architettonici e iconografici presenti sui resti di tre stele a pseudoedicola provenienti da Bure (San Pietro in Cariano) e Gazzo Veronese. Si tratta di manufatti in calcare della Valpolicella, quasi certamente prodotti nelle officine lapidarie presenti in questa zona tra il I e il II secolo d.C. Si segnalano in particolare tradizionali iconografie funerarie come quella dell’uomo sul carro, del grifo e del leone che assale l’onagro. Particolarmente interessante è l’uso della colonna tortile, comune a tutte e tre le stele. La ragione della particolare diffusione di tale elemento decorativo nell’agro veronese è probabilmente da ricondurre alla sua presenza su importanti monumenti della città di Verona come Porta Borsari, Porta Leoni e l’arco di Giove Ammone.

Parole chiave


Stele a pseudoedicola; Iconografie funerarie; Colonne tortili

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