Un contratto di lavorenzia in una azienda agricola della bassa Valpolicella

Giuseppe Franco Viviani

Abstract


Il saggio prende in considerazione il contratto annuale di lavorenzia stipulato nel novembre 1860, agli inizi del nuovo anno agrario, fra il conte Alberto Albertini e il lavorente Andrea Bottoli per la gestione del fondo denominato Sacco ad Arcé di Pescantina. Come per altri contratti del genere, viene sancito il legame del lavorente e della sua famiglia con la terra e l’assoluto dominio del possidente, oltre che sui beni, le coltivazioni e i raccolti, anche sulle prestazioni lavorative della controparte, alla quale spetta una parte dell’uva, dei cereali e del legname necessari per il sostentamento della famiglia. L’insofferenza verso la strumentalizzazione del lavoro sfocerà nella questione sociale con lo scoppio dei conflitti di classe che ne seguirono, controllati dalle rispettive organizzazione di categoria.

Parole chiave


Lavorenzia, Albertini Alberto, Bottoli Andrea

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