L’arciprete e la grammatica. L’«impresa pazzesca» in ottava rima di Luigi Bennassuti
Abstract
In un’immaginaria biblioteca riservata alle curiosità librarie non potrebbe mancare la grammatica tedesca in versi di Luigi Bennassuti. Egli la scrive nel 1855, nella convinzione di aiutare gli studenti che ritengono quasi insormontabili le difficoltà di quella materia. Ma altrettanto insormontabile si rivela la trasformazione di una grammatica in una sorta di poema e Bennassuti non porta a termine il suo tentativo. La vicenda di questo libro non concluso e non pubblicato non costituisce soltanto un evento curioso, ma anche un’occasione per conoscere un personaggio del tutto particolare e il singolare contesto storico in cui agisce.
Parole chiave
Luigi Benassuti; Didattica; Didattica delle lingue; Grammatica tedesca
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