«In lode della Fumane»: Veronica Franco, Giulio Della Torre and the ideology of the venetian villa
Abstract
Il poema di Veronica Franco costituisce una preziosa testimonianza di come le élites venete rinascimentali percepissero il paragone tra arte e natura nei giardini: in quest’ottica, il giardino di Villa Della Torre incarnava una sorta di “terza natura”, in cui il dato naturale diveniva un elemento a sé grazie all’arte. Tale visione, del resto, ben si integra con la concezione della villa stessa, il cui disegno – chiunque ne sia stato l’architetto – fu certamente concepito da Giulio Della Torre, fautore di uno stretto rapporto tra architettura e paesaggio nel solco dei modelli classici.
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