Gaetano Pellegrini nella cultura scientifica del suo tempo: note introduttive

Abstract

Sintesi introduttiva allo studio dell’opera eclettica di Gaetano Pellegrini, scienziato veronese nativo di Fumane, del suo ruolo nell’ambito della comunità scientifica locale e nel più ampio contesto culturale veneto del secondo Ottocento. Viene evidenziato, come al pari di altri scienziati veneti ottocenteschi, considerati minori e recentemente riscoperti grazie ad una più attenta analisi di fonti primarie, Pellegrini abbia avuto un percorso fortemente multidisciplinare, difficilmente riscontrabile in epoche di poco successive con l’affermazione di una più ampia e stabile specializzazione disciplinare della scienza. Nella sua ricca produzione scientifica, delineatasi in poco più di un trentennio, dall’iniziale interesse per la geologia e paleontologia l’autore si trova a sviluppare diversi aspetti della chimica applicata, della pedologia, della zoologia e della paletnologia. L’agronomia resta comunque l’interesse costante e prevalente in tutta la sua opera, dalla ricerca pura all’insegnamento, con un’innovativa proposta didattica della materia incentrata sulla sperimentazione pratica e sull’uso della strumentazione scientifica. La vicenda intellettuale di Pellegrini, dipanatasi su un itinerario di formazione e di ricerca consapevolmente multidisciplinare, evidenzia anche un’attenzione per le problematiche del territorio e per le applicazioni tecnico-pratiche. La riscoperta di questo scienziato, ci fa comprendere ancora una volta quanto una buona storia locale ed una attenta monografia intellettuale, anche di figure apparentemente secondarie ed inserite in contesti sostanzialmente “provinciali”, possano fornire strumenti e risultati di grande utilità per l’indagine storico-scientifica del futuro.