San Martino di Corrubio. Vicende costruttive del complesso chiesa-cappella

Andrea Silvestroni

Abstract


Lo studio analizza l’architettura dell’oratorio di San Martino, individuandone i vari interventi costruttivi sulla base dell’analisi stratigrafica dell’elevato. Alla prima fase, entro il secolo X, si assegnano i muri a nord e ad est che definiscono l’originaria dimensione della navata. Quell’edificio proponeva una pianta uguale all’attuale, ma con la facciata arretrata di circa m 1,8. Presumibilmente in seguito al disastroso terremoto del 1117 e ai danni arrecati si procedette al rifacimento della facciata in posizione avanzata rispetto alla precedente; quindi nel 1478,  su voto della famiglia Banda ad impetrare protezione contro la peste che imperversava, venne edificata sul finire del secolo o nei primi anni del successivo, addossata al lato sud della chiesa, la cappella gotica dedicata ai santi Rocco e Sebastiano. La chiesa porta quindi i segni di un rialzamento che potrebbe essere avvenuto in occasione della fabbrica della cappella Banda o comunque, di poco più tardi, in relazione a questa. Nella seconda metà del Novecento, infine, la chiesa venne in parte ribassata e ridotta ad un “ibrido” tra l’edificio romanico e le modificazioni seguite all’addossamento della cappella.


Parole chiave


San Martino di Corrubio; Cappella Banda

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