Tagliapietra valpolicellesi al follo della lana di Montorio

Claudio Bismara

Abstract


Poco si conosce delle vicende cinque-seicentesche delle gualchiere per la follatura della lana situate lungo il Fibbio a Montorio veronese, quando la produzione laniera veronese subì una drastica riduzione dopo i fasti quattrocenteschi e del primo Cinquecento. Attraverso indagine archivistica, il saggio riporta alla luce l’episodio della manutenzione straordinaria commissionata dalla Corporazione dell’Arte della lana di Verona per la sua gualchiera; e in particolare per il canale lapideo che portava l’acqua del Fibbio alla ruota che muoveva i pesanti magli per la feltratura. L’intervento dei lapicidi valpolicellesi Gabriele Righetti e Filippo Gabrieli e del muratore Domenico Tagliaferro si sarebbe dovuto completare fra gennaio e marzo 1600 per un compenso complessivo di 140 ducati. Ciò a riprova del fatto che i lapicidi avevano una fonte di reddito anche nella realizzazione di manufatti di poco o nullo valore artisitico destinati ad attività produttive.


Parole chiave


Gualchiera; Follatura della lana; Arte della lana; Lapicidi; Gabriele Righetti; Filippo Gabrieli; Domenico Tagliaferro

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