La Loggia del Consiglio di Verona: una rilettura del cantiere attraverso la contabilità

Massimo Donisi

Abstract


Attraverso la documentazione contabile vengono precisate le notizie relative alla costruzione della Loggia del Consiglio eretta sulla piazza dei Signori di Verona a partire dal 1482 e conclusa dopo una decina d’anni. Oltre alla presenza di Gabriele Frisoni, a cui si può attribuire con sicurezza i manufatti per la prima trabeazione, e dello scultore Angelo di Giovanni, quest’ultimo attivo alla Loggia dal 1487 e, di fatto, il suo vero sculptor, si sottolinea come il progetto architettonico, in mancanza di un protomastro o di un progettista ufficiale, si fosse delineato in fase di costruzione, senza rimanere eccessivamente legato al disegno o al calcolo preciso delle proporzioni dei vari corpi di fabbrica da parte di maestranze veronesi, artisticamente formate in città, di cui si fornisce un repertorio. Viene inoltre sottolineato il ruolo dei bacini marmiferi veronesi per la fornitura dei materiali lapidei, in particolare dell’area di Sant’Ambrogio.

 


Parole chiave


Fra Giocondo; Gabriele Frisoni; Angelo di Giovanni; Loggia del Consiglio; Lapicidi

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