Una testimonianza cinquecentesca dell’uso di marmi veronesi nel duomo di Modena

Sonia Cavicchioli

Abstract


Nel duomo di Modena è presente un fonte battesimale in marmo rosso di Verona realizzato nel 1587. Attraverso documentazione archivistica si ricostruisce il contesto in cui venne realizzato il manufatto e la relazione con il veronese Pietro Maffei nell’individuazione del lapicida che lo realizzò, che peraltro rimane ignoto. Oltre alle disposizioni del Concilio di Trento in tema di battisteri, che prevedevano la presenza e la posizione del fonte entro gli edifici ecclesiastici, nel caso del fonte del Duomo di Modena la realizzazione del manufatto viene messa in relazione con la volontà del vescovo Sisto Visdomini di ricucire il rapporto compromesso con i fedeli e con il duca Alfonso II d’Este allontanare da sé diffidenza e sospetti di simonia e di affermare il proprio ruolo di prelato attento alle esigenze della sua chiesa.


Parole chiave


Duomo di Modena; Fonte battesimale; Sisto Visdomini; Marmo Rosso di Verona

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