Forme contrattuali e utilizzazione del suolo nella Valpolicella del primo Ottocento
Abstract
Attraverso lo spoglio degli “Atti preparatori” del catasto austriaco, vengono ricostruiti i criteri di gestione aziendale e le basi dell’economia valpolicellese a metà Ottocento. Ne emerge la sostanziale staticità delle forme di conduzione dei terreni rispetto all’età moderna e il massiccio ricorso alla conduzione a mezzadria, tipica delle zone collinari caratterizzate dalla preponderante presenza di appezzamenti di piccole-medie dimensioni. L’analisi si sofferma quindi sulla descrizione delle caratteristiche dei contratti agrari e sulla ripartizione delle colture, in quest’area prevalentemente seminative arborate. Da ciò emerge come il fondamento dell’economia della valle fosse rappresentato dalla coltura mista (vite, mais, frumento), in linea con quanto, nello stesso torno d’anni, accadeva nella maggior parte delle provincie venete.
Parole chiave
Agricoltura; Mezzadria; Policoltura
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