Risultati preliminari degli scavi al riparo Soman presso Ceraino in Valdadige
Abstract
Le ricerche iniziate nel 1984 al Riparo Soman presso Ceraino, nella parte meridionale della Valle dell’Adige, aprono interessanti prospettive per la comprensione dei problemi relativi all’evoluzione morfologica della Valle dell’Adige, ai mutamenti climatici avvenuti alla fine del Tardiglaciale würmiano e nell’Olocene antico, e al più antico popolamento umano del Bacino dell’Adige. Infatti gli scavi hanno messo in luce una serie che comprende livelli di occupazione antropica distribuiti entro un arco di tempo che va dal Dryas recente all’Atlantico, contenenti industrie della fase finale dell’Epigravettiano recente, del Sauveterriano, del Castelnoviano e del Primo Neolitico, e una sepoltura riferibile con qualche riserva
all’Età del Bronzo.
L’ubicazione del riparo, all’estremità meridionale della conca di esarazione glaciale della Valle dell’Adige, subito a monte della chiusa di Ceraino, e conseguentemente all’estremità meridionale del bacino lacustre atesino di età tardiglaciale e postglaciale, rende la ricerca di grande interesse per le correlazioni con le morfologie dell’anfiteatro morenico di Rivoli Veronese e della chiusa dell’Adige, e per
i confronti che si potranno instaurare con i dati paleoclimatici rilevati nei siti parzialmente coevi della parte settentrionale della Valle dell’Adige presso Trento, e delle Alpi.
La prosecuzione degli scavi e lo studio interdisciplinare dei reperti consentiranno infatti la ricostruzione delle modificazioni ambientali avvenute nella zona e dell’evoluzione dei complessi litici realizzatasi tra Dryas recente e Atlantico, colmando l’attuale lacuna di conoscenza che si riferisce al Dryas recente.
La serie del Riparo Soman consentirà inoltre lo studio del problema degli eventuali rapporti tra la tradizione culturale epigravettiana e la tradizione mesolitica locale.
all’Età del Bronzo.
L’ubicazione del riparo, all’estremità meridionale della conca di esarazione glaciale della Valle dell’Adige, subito a monte della chiusa di Ceraino, e conseguentemente all’estremità meridionale del bacino lacustre atesino di età tardiglaciale e postglaciale, rende la ricerca di grande interesse per le correlazioni con le morfologie dell’anfiteatro morenico di Rivoli Veronese e della chiusa dell’Adige, e per
i confronti che si potranno instaurare con i dati paleoclimatici rilevati nei siti parzialmente coevi della parte settentrionale della Valle dell’Adige presso Trento, e delle Alpi.
La prosecuzione degli scavi e lo studio interdisciplinare dei reperti consentiranno infatti la ricostruzione delle modificazioni ambientali avvenute nella zona e dell’evoluzione dei complessi litici realizzatasi tra Dryas recente e Atlantico, colmando l’attuale lacuna di conoscenza che si riferisce al Dryas recente.
La serie del Riparo Soman consentirà inoltre lo studio del problema degli eventuali rapporti tra la tradizione culturale epigravettiana e la tradizione mesolitica locale.
Parole chiave
Epigravettiano recente; Sauveterriano; Castelnoviano; Primo Neolitico; Età del Bronzo; Riparo Soman
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